DAVID
FRANZ - WILLY - MICHAEL (83' Garofalo) - MOTTES
OMAR - TEO - TONI (70' Johnny) - GIORDY (78' Frank)
VELO - EDO
FRANZ - WILLY - MICHAEL (83' Garofalo) - MOTTES
OMAR - TEO - TONI (70' Johnny) - GIORDY (78' Frank)
VELO - EDO
A disposizione anche Luca Nave, Pede e Giordy A.
Dopo un inizio così così, al 20' l'Adige passa in vantaggio: punizione di Teo Permer, palla sul primo palo, Omarone Vulcan anticipa tutti e sigla di testa sotto il sette lontano. 0-1. I nostri potrebbero già chiudere la partita, ma non sfruttano tre limpidi contropiedi per errori di mira, lanci sballati e una traversa che nega il gol.
E come sempre la legge del calcio "gol sbagliato, gol subito" non tarda a verificarsi: punizione da 25 metri per gli avversari, la palla viene deviata dalla barriera e inganna David che respinge corto, ma il più lesto ad avventarvicisi è il 10 del Cristo Re, che sfugge alla marcatura e insacca. 34', 1-1, e tutto da rifare.
L'Adige si sveglia così dal torpore e torna a farsi avanti: Omar resituisce il favore a Teo, mettendogli la palla sui piedi direttamente da fallo laterale. Teo si carica e calcia al volo sul primo palo, scheggiandolo e sorprendendo il portiere. La palla entra così in rete per l'1-2, e poco dopo termina il primo tempo.
Nel secondo tempo però, dopo un avvio promettente, l'Adige inizia a subire fuori modo: non riesce a impostare l'azione, a tenere palla in avanti, a cambiare gioco, c'è troppa confusione in campo. Nemmeno i cambi offrono gli effetti desiderati, e anzi i nostri subiscono un uno-due micidiale: prima su un lancio lungo che taglia la difesa ancora per il 10 che "uccella" David in uscita, quindi su calcio d'angolo con il 7 che anticipa tutti di testa. 3-2. Un colpo da cui l'Adige non si rialza: prima ancora la traversa nega il pari a Giordy, quindi nel finale Marco Garofalo si vede annullato un gol per fuorigioco (?).
Cambia poco: una prestazione sotto-tono e con poca personalità offerta dalla squadra, che manca la prova di maturità offerta anche dall'assenza di due giocatori d'esperienza come Pippo Gasperini e Stefano Caldara. Come dopo la sconfitta col Predaia però bisogna ripartire subito convinti e decisi, e tornare immediatamente a vincere, per dimostrare che questo gruppo non si trova qui per caso. C'è da inseguire adesso, e non ci si può montare la testa nè permettersi altri errori.
Fin da DOMENICA alle 15 contro il MEZZOLOMBARDO in casa.
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