Campionato Prima Squadra: Le Maddalene - Adige

Sfortuna in certi casi, poca determinazione o convinzione di poter fare qualcosa di più, nervosismo a volte. Tante possono essere le cause di questo stop. Ma evitiamo di trattare le cause. Cerchiamo di capire cosa si può fare. La situazione in classifica ci vede sesti, a due punti dai play off, e a quattro punti dal terzo posto. mancano quattro partite. E' ancora tutto in gioco e si può, anzi si deve credere che si può raggiungere questo traguardo. Si deve per rispetto in tutto quello che fin'ora si è fatto. Per portare avanti tutto l'impegno che si è messo per fare un campionato super. Ci sono due strade. O capire e far capire che non siamo qui tanto per giocare, e neanche per guardare da fuori i play off. Oppure l'altra strada che questo Blog non prende neanche in considerazione, perchè non ci si può arrendere ora. Domenica è andata come è andata.

Un primo tempo dove a centrocampo ci si è messo un pò ad ingranare, causa anche un centrocampo che vedeva la partenza subito dal primo di Antonelli, un pò spaesato e che a volte finiva col pestare i piedi ad Ambro. Venti minuti di defaiance poi generale della squadra, e con Storari influenzato fra i pali. Una partenza a fatica quindi, dove Le Maddalene sono riusciti a trovare un doppio vantaggio, prima con un tiro di punta che è caduto nel sette sul secondo palo, poi con un passaggio filtrante che ha beccato libero in area il loro numero dieci che anche con un rimbalzo fortunoso è riuscito a depositare il pallone alle spalle di Storari. Ma nel frattempo, non si può dire che l'Adige non c'era, perchè più volte è riuscito a salire, con punizioni o azioni in profondità sulla fascia, arrivando in area. E' qui che tra mischie che non hanno portato a nulla, tiri fuori di poco, vedi il tiro di Antonelli e di Goercuff, o tiri parati da distanza ravvicinata dal portiere, vedi Gilardino, non hanno portato ad accorciare le distanze.
Il secondo tempo invece, l'Adige entra in campo deciso fin dal primo minuto, voglioso di rigirare la partita, e lo si vede perchè in centrocampo è ben più solido, le fasce pompano a meraviglia e la difesa è impenetrabile. Anche qui tante belle azioni, e gol siupati, come quando Gattuso non finalizza a pochi metri dalla porta su cross di Antonelli che trova impreparata la difesa. Ma il gol è maturo, e arriva confezionato da un ottimo Inzaghi che si fà per l'occasione assistman, per la corrente Kakà che con un diagonale rasoterra riesce a infilare il portiere avversario. E' il due a uno. Si riaccendono le speranze dei nostri. Ma durano poco, frantumate da un colpo di testa su calcio d'angolo che porta il risultato sul tre a uno. A pochi minuti dalla fineviene concesso un rigore per l'Adige, che Gattuso si incarica, batte e realizza. Ma il nostro giocatore ha tirato prima del fischio dell'arbitro, e non più in condizioni per i crampi che lo hanno martoriato, ha lasciato l'incarico della battuta a Nesta. La rincorsa, ma il tiro finisce alto a lato, a portiere battuto. Il risultato resta invariato, e resterà così fino al triplice fischio finale.

La squadra: si è persa via a inizio primo tempo, e si è ripresa su un risultato difficile. Quando ha iniziato a giocare è riuscita a creare azioni da gol, senza però concretizzare. E' arrivata una sconfitta, che ci può anche stare, perchè a differenza nostra loro hanno messo in porta palloni che noi abbiamo calciato fuori. Peccato sì. Certo è che ora bisogna crederci ancora di più, restare tutti uniti, e entrare in campo nelle prossime quattro partite con la convinzione di farcela, e dare tutti tutto per raggiungere i risultati migliori. Noi ci crediamo.

L'arbitro: ancora complimenti. Ha arbitrato bene e con misura una partita difficile, perchè sempre giocata ad un ritmo alto.